La storia
A seguito delle leggi emanate dal Governo della Serenissima Repubblica, il 29 marzo 1516 nasceva a Venezia il primo Ghetto d'Europa, una zona cioè dove gli Ebrei dovevano abitare e dalla quale non potevano uscire dal tramonto all'alba.
Quest'area era chiusa da cancelli controllati da guardie e tutt'oggi si possono vedere i segni dei cardini di quei portoni. In quel tempo gli Ebrei avevano il permesso di esercitare solo alcune professioni e quindi erano medici, in quanto erano i più preparati e abili essendo in grado di studiare testi scritti in arabo, prestatori di denaro, perchè ai cattolici era vietato dalla loro religione, mercanti e "strazzarioli", cioè venditori di stracci.
Il Ghetto continuò poi ad esistere come tale per oltre due secoli e mezzo, fino a quando cioè nel 1797 Napoleone ed i francesi conquistarono Venezia e finalmente lo aprirono eliminando definitivamente ogni cancello: gli Ebrei furono così liberi di andare a vivere in altre zone della città.
Museo Ebraico
Il Museo Ebraico di Venezia è stato aperto nel 1955 e nel 1986 ha subito un riallestimento, arricchito con le donazioni di cui è stato oggetto nel tempo.
All'interno delle sue sale sono esposti stoffe, argenti e oggetti usati sia per il rituale che per ornare le sinagoghe: Ataroth, Chuppoth, Ketubboth, Meghilloth, Meilim, Menoroth, Parocheth, Rimmonim, Shofaroth, Tallit, Yaddaim.
Informazioni utili:
Telefono: +39 041715359 Fax: +39 041723007
Aperto tutti i giorni tranne sabato e festività ebraiche, 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio.
Dal 1 ottobre al 31 Maggio, aperto dalle 10:00 alle 16:00. Dal 1 giugno al 30 settembre, aperto dalle 10:00 alle 19:00.
Visite guidate alle sinagoghe ogni mezz'ora a partire dalle 10:30.